La geriatria

DOTT.SSA MICHELA PAZZAGLIA

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27 aprile 2010

ABUSO NELL'ANZIANO

"22 aprile 2010 ANONIMO ha detto…..

Sto assistendo ad un abuso psicologico e finanziario di mia madre da parte di mia sorella che ora si è permessa di abbandonarla a se stessa dopo averle sottratto tutti i suoi soldi, vi chiedo cosa posso fare??"

Gentile lettore,

rispondo volentieri alla sua domanda riguardo alla situazione difficile di abuso nella quale sta vivendo.

L'abuso nei confronti della persona anziana è un problema diffuso ma sottostimato e poco conosciuto sia dall'ambiente medico che dalla società. L'entità di tale problema non è del tutto nota in Italia, ma anche a livello mondiale, sia per la mancanza di denunce sia per l'incapacità degli operatori sanitari di individuarne i segni. È chiaro che il maltrattamento può concretizzarsi non solo con una condotta attiva, ma anche con una condotta omissiva, per cui la mancata rilevazione di casi, il silenzio e la mancata denuncia rendono tanto il medico quanto la società non meno colpevoli dell'abusatore.
Attualmente in Italia non è presente una legislazione specifica a difesa dell'anziano, per cui tale reato rientra nei delitti contro la persona, contrariamente a quanto accade per minori a difesa dei quali esistono leggi specifiche. Tuttavia tale reato è perseguibile con la reclusione da 6 a 20 anni per cui, in attesa della formulazione di leggi appropriate per tale materia, sussistono misure detentive valide.

I Diritti della Persona Anziana

Secondo il capo II articolo 29 cod. Deontologico, il medico deve contribuire a proteggere l'anziano, soprattutto, quando ritenga che l'ambiente nel quale vive non sia idoneo alla cura della sua salute, ovvero, sia sede di maltrattamenti, violenze o abusi sessuali, adoperandosi affinché gli siano garantititi qualità e dignità di vita. A tal fine quando ne sussistano le condizioni è obbligato, sia eticamente che legalmente, a ricorrere alla competente Autorità giudiziaria che, qualora lo ritenga necessario, provvederà alla sistemazione dell'anziano in un ambiente più sicuro ed idoneo.

Penalmente l'abuso contro l'anziano non è perseguito in modo specifico in quanto tale, ma indirettamente nel momento in cui vengono lesi i diritti sulla persona. Tale reato rientra nei "delitti contro l'assistenza familiare" (Art. 571 - 572 del Codice Penale) ed è perseguibile con la reclusione da 6 mesi a 20 anni, proporzionalmente al tipo di abuso ed all'entità delle lesioni, sia che venga colpita la sfera fisica che psichica.

Posso dirti inoltre che in base al tipo di abuso possono essere seguite procedure diverse come riportato sotto.

ABUSO:

· psicologico ,Trascuratezza grave , Psichico : è necessario un referto del MMG( medico di medicina generale cioè il medico curante) con eventuali testimoni (prima verifica), con tale documentazione può essere fatta una Segnalazione al giudice tutelare che metterà in atto le indagini necessarie e misure di protezione oltre a richiedere un tutore legale Codice Civile Art. 433

· Fisico : in tal caso è necessario un referto medico per attivare una Denuncia a querela di parte (cioè dal solo interessato) ai carabinieri oppure l’anziano può essere condotto al Pronto Soccorso ed in tal caso partirà una Denuncia d’Ufficio per la quale non è più necessario che sia l’anziano a denunciare l’abuso Codice penale Art. 571–572; Codice Penale Art. 582-583; Codice Penale Art. 610

· Abbandono: è necessario un referto da parte di un qualunque incaricato di pubblico servizio ( medico curante, carabinieri, ecc...) che dichiari l'effettivo abbandono ed è un delitto perseguibile d’ufficio Codice Penale Art.591

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