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DOTT.SSA MICHELA PAZZAGLIA

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21 novembre 2007

L'Anziano fragile

Quando parliamo di anziano fragile intendiamo una persona caratterizzata da ridotta riserva funzionale e resistenza agli stress (1) (2), quindi con una maggiore vulnerabilità a tutto ciò che lo circonda. E’ una persona che sarà soggetta ad ammalarsi più frequentemente ma anche ad avere un rischio più alto di mortalità. Spesso presentano una dipendenza in gran parte delle attività della vita quotidiana e sono soggetti di età superiore ai 75 anni, ma possono essere anche più giovani.
Come si fa a stabilire la presenza di fragilità in una persona anziana? Gli elementi riportati nella tabella 1, prevalentemente fisici, sono stati proposti da Fried e coll (1).

Tabella 1.

· Perdita di peso (10 libbre nell’ultimo anno - pari a 4,5 kg)

· Affaticamento (self-reported) (fatica in almeno 3 giorni/settimana)

· Riduzione della forza muscolare (hand-grip) (meno di 13 e 7,5 libbre nel M e F – sono 5,85 e 3,37 kg nel M e F, rispettivamente)

· Ridotta attività fisica (valutabile con PASE-Physical Activity Scale for the Elderly)

· Riduzione della velocità del cammino (percorso noto: più di 7 sec. a percorrere 4,57 metri)

C’è fragilità quando sono presenti almeno 3 dei 5 item riportati. Quando sono presenti meno di 3 item si può parlare di condizione a rischio di fragilità. M: maschio; F: femmina

A questi io aggiungerei, per avere un quadro più completo, il PTT Physical Performance Test (PPT) ottima per approfondire le capacità fisiche dell’anziano, il MMSE (mini mental state examination) per valutare lo stato cognitivo, il GDS (geriatric depression scale) per la determinazione del tono dell’umore , MNA (Mini Nutritional Assessment) per un accurata analisi dello sato nutrizionale, la scala Tinetti per misurare le reali difficoltà di andatura ed equilibrio e ADL e IADL per la valutazione delle attività sia di base che strumentali della vita quotidiana .

Come potremmo intervenire?

Selezionado anziani fragili sul territorio potremmo fornire loro tramite centri diurni o palestre una attività fisica corretta, una adeguata alimentazione anche tramite supplementi vitaminici (complessi B, A, C, E) e integratori a base di creatinina e carnitina. Questi interventi avrebbero il fine di migliorare l'attività cardiopolmonare e portare al recupero della massa muscolare ed del peso corporeo con l'obiettivo di ridurre gli episodi di malattia ed i ricoveri e dall’altra migliorare la qualità di vita.

Referenze utili:

1. Fried LP, Tangen CM, Walston J, Newman AB, Hirsch C, Gottdiener J et al. Frailty in older adults. Evidence for a phenotype. J Gerontol 2001; 56: M146-M147.

2. Fried LP, Ferrucci L, Darer J, Williamsom JD, Anderson G Untangling the concepts of disability, frailty, and comorbility: implication for improved targeting and care. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2004; 59: 255-63

per ulteriori informazioni potete anche andare sul sito: http://www.leadershipmedica.com/sommari/2005/numero_08/medicina/sessione_1/articolo/interfaccia.htm

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