IL CANONE È ILLEGALE
Per tenerlo in piedi “Lorsignori” lo hanno trasformato in “tassa di possesso dell'apparecchio televisivo”. Sì, proprio così, una tassa di possesso: vedi che non sai nemmeno Tu che cosa stai pagando?
Invece il “canone” vero e proprio è quello che lo stato versa alla società RAI per la concessione del servizio pubblico che essa è tenuta a svolgere per conto dello Stato, a mo' di risarcimento poiché si sostiene che la RAI, effettuando il servizio pubblico, subisce una perdita di introiti che è compensata, appunto, con il canone. Lo Stato ha disposto, poi, che per pagare il “canone” alla RAI venga imposto l'obbligo ai cittadini di versare direttamente alla RAI la tassa sul possesso dell'apparecchio televisivo.
TUTTO CIÒ È SOLO UNA VERGOGNOSA PRESA IN GIRO, ESPRESSIONE DELLA INCULTURA DEL CETO POLITICO E DELLA BUROCRAZIA, CHE SI ORGANIZZANO PER DERUBARE IL CITTADINO, ECCEZIONE UNICA A LIVELLO MONDIALE (IN TUTTO IL MONDO NON ESISTE NESSUNA ALTRA TELEVISIONE GENERALISTA AUTORIZZATA A PAGARSI UN CANONE, TANTO CHE L'EUROPA HA INTIMATO L'ITALIA DI FAR CESSARE QUESTO SCANDALO);
NON ACCETTARE CHE RIDANO DI TE, NON FARTI DERUBARE:
FAI LA DISDETTA
L'inganno che formalmente non si vede deriva dal fatto che quello formalmente viene chiamato “canone di abbonamento RAI” di fatto si trasforma in una vera e propria tassa di possesso del televisore. A questo punto cominciano le ingiustizie e le vessazioni. Infatti il televisore è un bene mobile di cui è impossibile provare il possesso (provateci, se ci riuscite) salvo che non ci autodenunci. Ecco spiegata la ragione per cui il “Canone RAI” è una tassa “in libertà”, cioè chi vuole (autodenunciandosi) la paga e chi non vuole non la paga, basta non denunciare il possesso del televisore. Gli enti preposti al controllo non potranno provare il contrario. al fine di evitare la consumazione di tale vessazione di massa, è quindi opportuno mettere tutti i cittadini sullo stesso piano. Chi, per errore o per ignoranza, si è autodenunciato in passato e l'apparecchio televisivo che aveva allora non lo ha più può mettersi sullo stesso piano degli altri, cessando l'abbonamento del canone RAI ed attendendo tranquillo, paziente, quanto speranzoso, il controllo da parte degli addetti ai quali, se caso mai nel frattempo avesse riacquistato un altro apparecchio televisivo, potrà sempre chiedere il suggellamento dell'apparecchio stesso.
Scarica il modulo della disdetta e dell'autocertificazione e chiedi tutta l'assistenza necessaria o il riferimento del comitato comunale MAB a te più vicino alla sede nazionale di UNICO - MAB ( e-mail: mabvignola@interfree.it)
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