Il 28 settembre 2010 Anonimo ha detto :
"Buongiorno,
sono venuto a conoscenza attraverso la badante della mia mamma ora defunta, di alcuni comportamenti riprovevoli da parte delle colleghe badanti verso i loro assistiti. Si tratta di aggressione verbale nei confronti dell'anziano. insultare, ridicolizzare, richiamare, imitare e relazionarsi ad adulti come fossero bambini piccoli; si tratta di comportamenti che riducono il senso di identità e l’autostima delle persone. Insultare, umiliare pubblicamente o etichettare una persona come mummia o stupida; imitare l’incapacità di una persona; trattare un anziano come se questo non fosse in grado di prendere decisioni.. tutti questi comportamenti ledono la dignità dell’anziano. Vorrei denunciare tutto ciò. A chi mi devo rivolgere? Abito a Monza prov. MB. "
Gentile Lettore,
Penalmente l'abuso contro l'anziano non è perseguito in modo specifico in quanto tale, ma indirettamente nel momento in cui vengono lesi i diritti sulla persona. Tale reato rientra nei "delitti contro l'assistenza familiare" (Art. 571 - 572 del Codice Penale) ed è perseguibile con la reclusione da 6 mesi a 20 anni, proporzionalmente al tipo di abuso ed all'entità delle lesioni, sia che venga colpita la sfera fisica che psichica.
L' abuso che hanno subito la persone anziane a quali si riferisce, è di natura psicologica , è pertanto necessario un referto del MMG ( medico di medicina generale cioè il medico curante) con eventuali testimoni (prima verifica), con tale documentazione può essere fatta una Segnalazione al giudice tutelare che metterà in atto le indagini necessarie e misure di protezione oltre a richiedere un tutore legale Codice Civile Art. 433.
Le consiglio di rivolgersi all'assistente sociale della sua zona al fine che possa indicarle il percorso più facile e rapido.
Cordiali Saluti
Dott. Michela Pazzaglia
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