Anonimo ha detto.....:
"Buonasera Ho 65 anni, a gennaio 2010 ho subìto un intervento di osteosintesi per frattura sottocapitata al femore. La frattura risulta consolidata ma nonostante la fisioterapia che tuttora sto effettuando, ho molti dolori soprattutto nella zona dove sono state impiantate le 3 viti di ASNIS; oltretutto non riesco neppure ad articolare l'arto; per quanto tempo dovrò essere aiutata a mettere i calzini? Vorrei sapere se tutto ciò potrebbe essere causato da un'intolleranza alle viti o se fa parte del normale decorso post-traumatico. RingraziandoLa anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicare alla mia domanda, Le porgo cordiali saluti."
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Egr. utente
le fratture del collo femorale sono fratture che per la loro condizione anatomica (la frattura avviene in un punto in cui si interrompe la circolazione vascolare e la testa femorale rimane senza irrorazione ematica) possono andare incontro ad una complicanza che si chiama necrosi della testa del femore e che può avvenire anche a distanza di alcuni anni dal trauma e anche quando la frattura si è consolidata. La sintomatologia è essenzialmente rappresentata nella fase iniziale da dolore all'inguine e durante la deambulazione,questo non vuol dire che certamente è il suo caso, è una evenienza che va tenuta in considerazione, pertanto le consiglio di eseguire un esame RM delle Anche che chiarirà meglio il quadro clinico.
le fratture del collo femorale sono fratture che per la loro condizione anatomica (la frattura avviene in un punto in cui si interrompe la circolazione vascolare e la testa femorale rimane senza irrorazione ematica) possono andare incontro ad una complicanza che si chiama necrosi della testa del femore e che può avvenire anche a distanza di alcuni anni dal trauma e anche quando la frattura si è consolidata. La sintomatologia è essenzialmente rappresentata nella fase iniziale da dolore all'inguine e durante la deambulazione,questo non vuol dire che certamente è il suo caso, è una evenienza che va tenuta in considerazione, pertanto le consiglio di eseguire un esame RM delle Anche che chiarirà meglio il quadro clinico.
Di solito per avere un recupro completo sono necessari almeno 2 mesi di fisioterapia, dato che siamo già ad agosto e lei ancora non ha ripreso completamente l'uso dell'arto le consiglio di fare esami più approfonditi ed eventualmente se anche la RM delle anche fosse negativa, potrebbe essere utile fare una scintigrafia con leucociti marcati per escludere un processo infiammatorio sottostante, che ostacola la guarigione.
L’indagine di RM è sconsigliata se il paziente ha:
- un pace-maker (controindicazione assoluta)
- protesi articolari ferro – magnetiche (controindicazione assoluta)
- protesi valvolari con parti in metallo
- spirale endouterina
- protesi dentarie od uditive fisse
- da segnalare al medico se siete portatori di lenti a contatto
- da evitare, se non assolutamente indispensabile, nelle prime dodici settimane di gravidanza
Contrindicazione non assoluta:
placche e viti metalliche , dipende dal materiale con cui sono fatte, attualmente molte viti sono compatibili con RMN, ad esempio le viti di ASNIS sono fatte in Titanio pertanto compatibili con RMN
Caratteristiche del titanio
• Leggerezza (pesa 40% meno dell’acciaio: ha infatti una
densità di 4.5 g/cm3 contro 7.9 g/cm3 per l’acciaio, 8.3 g/cm3
per il Vitalium® - lega cobalto/cromo/molibdeno - e 9.2 g/cm3
per le leghe lavorate di cobalto/nickel/cromo/molibdeno).
• Eccellenti proprietà meccaniche.
• Scarsa tossicità.
• Ottima biocompatibilità.
• Assenza di proprietà magnetiche.
• Buona resistenza agli acidi.
• Buona trasmissione del calore
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