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20 novembre 2007

Alzheimer

Nel mondo 25 milioni di persone soffrono di demenza, con 4,6 milioni di nuovi casi l'anno, una nuova diagnosi ogni 7 secondi. Secondo uno studio italiano l'incidenza dei casi è raddoppiata negli ultimi 5 anni. La malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, è un fenomeno in costante crescita. Ogni anno, in Italia, si registrano 150 mila nuovi casi di demenza tra la popolazione over 65 (tra questi 80.000 affetti da Alzheimer e 40.000 da demenza vascolare) pari a un’incidenza media dell’1,25%, e si calcola che nel 2020, considerando l’attuale andamento demografico, il conseguente invecchiamento della popolazione ed in mancanza di interventi, potrebbero diventare 213.000 l’anno (113.000 attribuibili all'Alzheimer e 57.000 alla demenza vascolare).

La malattia di Alzheimer è una demenza degenerativa progressiva invalidante senile. Prende il nome dal suo scopritore: Alois Alzheimer

"processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale".

L'esordio è graduale e insidioso, e il declino della persona è generalmente lento. Frequenza: 6-10% oltre i 65 anni, 30% oltre gli 80 anni. La malattia si manifesta prevalentemente dopo i 60 anni in media a 70-75 anni, anche se esistono casi molto più rari di esordio fra i 30 e 50 anni.

La malattia di Alzheimer non è normalmente ereditaria. La causa non è quindi da ricercarsi nel proprio patrimonio genetico. Avere nella propria famiglia alcuni malati di Alzheimer non significa essere destinati ad ammalarsi, perché nella maggioranza dei casi non vi è un origine genetica

Le forme sporadiche sono la maggioranza (circa il 75% dei casi): sporadico significa che la malattia colpisce un solo membro di una famiglia. Nelle forme familiari (il restante 25% dei casi) più persone sono invece colpite nella stessa famiglia.

Le cause sono varie (virale, tossica da alluminio o da alterata permeabilità della barriera ematoencefalica, immunitaria con produzione di anticorpi contro l’acetilcolina) ma non c’è nessuna sicura.

Secondo la Alzheimer's Association vi sono dieci sintomi peculiari
1.
Dimenticanze
E' normale dimenticare qualche cosa, ma quando le dimenticanze sono di entità tale da interferire con le capacità lavorative del soggetto, devono destare preoccupazione.
I pazienti affetti da demenza di Alzheimer tendono ad avere un (relativamente) buon ricordo delle cose passate ma a non ricordare le cose nuove, recenti.
2. Difficoltà ad eseguire compiti noti
Se la persona anziana mostra persistenti difficoltà ad abbottonarsi, ad allacciarsi le scarpe, può essere sintomo di aprassia
3. Problemi linguistici
Capita a tutti di non avere in mente il nome di una cosa, ma se questo capita di frequente è sintomo di anomia (Incapacità a denominare un oggetto, pur riconoscendolo. Un soggetto affetto da anomia può utilizzare perifrasi, sinonimi, termini assonanti o neologismi per riferirsi all'oggetto di cui non ricorda il nome).
4. Disorientamento spaziale e temporale
Sbagliare il giorno della settimana od il giorno del mese è normale, sbagliare il mese, la stagione o l'anno non è normale, così come non è normale essere disorientati nello spazio, ovvero confondere luoghi familiari.
5. Perdita delle capacità di giudizio
Vestire in modo inappropriato, perdere la cognizione del valore delle cose, compiere errori di giudizio o di valutazione grossolane nel proprio lavoro.
6. Difficoltà di ragionamento astratto
Problemi nel compiere operazioni matematiche o logiche relativamente semplici.
7.
Perdere le cose
Dimenticare le chiavi in frigorifero o la biancheria in cucina è sintomo di disorientamento.
8. Cambiamenti repentini del tono dell'umore
Cambiamenti repentini ed ingiustificati dell'umore che vanno dalla depressione, all'euforia, al pianto, sono sintomo di una patologia in atto. È comune l'insorgenza di depressione, ansia, insonnia, agitazione.
9. Cambiamenti di personalità
Comportamenti eccentrici, insoliti, sospetti e sintomi paranoici, atteggiamenti aggressivi. Fra i sintomi psicotici si annoverano allucinazioni, paranoia e pensieri non realistici. Questi sintomi sono più rari dei sintomi comportamentali e appaiono prevalentemente tardi durante il decorso della malattia.
10.
Perdita di iniziativa
È normale che una persona, diventando anziana, tenda ad avere interessi differenti ed ad essere meno attiva. Non è normale che una persona anziana perda completamente interesse per tutto ciò che lo circonda.


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